MASTERS OF ROCK – Retrospettiva Sui Maestri Del Rock a opera di Giuseppe Mazzola

 Il 2012 è un anno speciale per gli amanti del rock, della musica tutta…per i curiosi e gli appassionati dei grandi nomi che hanno fatto da colonna sonora ai nostri ricordi, alla nostra epoca come all’epoca dei nostri padri, madri e magari anche nonni e affini.

Si riuniscono gli Eagles per un Tour/Reunion dal sapore tutto illusionistico e visionario.

I Beach Boys ci riprovano [ma non era necessario….loro sono i Beach Boys!] dopo 50 anni dalla loro formazione, ed  già grande attesa.

I Queen ci sono andati dentro per tutto l’anno appena surclassato, con una massiccia promozione di ristampe e deluxe editions, nell’attesa di ascoltare i tanto attesi e bramati inediti di Mercury con Jackson [Michael], previsti, guarda caso, per questo anno.

I Rolling Stones sono [così pare] indecisi, Jagger ci sta pensando [si…così pare] o magari è il buon caro Keith Richards a doversi decidere…e noi aspettiamo notizie.

E poi ci sono gli Smiths che si riuniscono, seguiti dai grandi ritorni di Springsteen, McCartney, Van Halen; dai grandi forse dei Pink Floyd [che qualcuno li convinca, per favore], dei Culture Club e del pittoresco leader Boy George, dei Guns’N Roses [imperterriti loro…ce la faranno?]…e la lista è lunga e indefinita.

E poi ci sono i grandi ritorni evocativi simil memorial-tributo -malinconia portami via

I Doors ritornano a ricordaci le sciamaniche visioni dionisiache di Morrison con un brano online dal titolo ora esortativo ora cannibalesco, “She smells so nice“… scarto di quel gran capolavoro rock che fu e rimane “L.A. Woman“, classe 1971 e ancora sprovvista di una degna ristampa Deluxe!..ma il dvd del making of dell’album, quello esce il 24 gennaio, quindi preparatevi a un nuova [ormai ennesima] ri-mercificazione di un poeta compreso a intervalli, che l’occidente volle accomodare nelle t-shirt e nei posters di mezzo mondo.

2012 dunque…c’è chi torna e c’è chi va, chi si riunisce e chi si auto-celebra, chi ricorda e chi viene ricordato.

Alla faccia della profezia Maya…

Sarà forse la paura di non esserci più tra 11 mesi esatti, l’edonistico bisogno di morire con l’appagante e inconcludente convinzione di essere l’ultimo infelice pensiero fanatico di un povero cristiano confuso…sarà magari che i grandi protagonisti  del Rock, adesso, salgono in cattedra e si fanno maestri per raccontare una storia e le storie che hanno costruito la grande Leggenda, a sua volta da loro stessi edificata.

Gli eroi raccontano, dunque, la loro storia….bella idea.

Sarà quel che sarà…che le stelle abbiano deciso 40 anni fa di far nascere tutto quello che in fondo fa tanto “Genio e Sregolatezza Generazionale”, a suon di scalpellate carismatiche di chitarra ed LSD nelle nostre memorie….

Comunque sia, questo 2012 è una grandiosa onniscienza da Hard Rock Cafè usa e getta.

Anche io, nel mio piccolo e anonimo orticello sto coltivando in questi primi giorni del 2012 un tutto personale tributo ai grandi maestri del Rock e della musica degna di definirsi tale.

Non so ancora in quali direzioni e per quanto tempo si svilupperà il tentativo di celebrazione…i nomi davanti i quali inchinarsi ci sono tutti…. Mercury…Jackson…Morisson… li ho già celebrati [spero] nel modo più  meritevole e dignitoso.

Ma ce ne sono altri, molti altri.

C’è ovviamente Lennon, probabilmente il prossimo artista che presto affiancherà i disegni dei tre maestri citati sopra.

La lista è lunga quanto indefinita e in continua evoluzione.

Mi piacerebbe avere i vostri pareri, consigli, stimoli per rappresentare i grandi nomi di quell’universo musicale in continua espansione, storica, artistica, sociale… Perchè il Rock è anche questo…..la storia, gli eventi, le energie….le guerre e le vittorie di generazioni infrante e scompaginate.

MASTERS OF ROCK* e’ un progetto senza grandi pretese…almeno per ora. Un giorno forse, magari ne salterà fuori una raccolta di illustrazioni e icone…ma l’incertezza del si è alla pari del no…per questa grande, immensa, scomposta storia indefinita e infinita.

*Di seguito  una composizione grafica con le prime tre illustrazioni da me realizzate, dedicate a Freddie Mercury, Michael Jackson e Jim Morrison.

Giuseppe Mazzola

15 thoughts on “MASTERS OF ROCK – Retrospettiva Sui Maestri Del Rock a opera di Giuseppe Mazzola

  1. Premetto che il mondo del rock lo seguo poco, sia anche quello della musica in generale. Per natura preferisco abbracciare tutti i generi musicali lasciandomi, per così dire, coinvolgere emotivamente in maniera sempre diversa. Ciò fa si, ovviamente, che difficilmente segua un artista o un gruppo in tutto e per tutto. E, sempre di conseguenza, ciò fa pure in modo che di questo mondo arrivi ad essere “deplorevolmente” ignorante 😛
    Nonostante tutto questo articolo è riuscito a spingere quella minima parte di curiosità che nutro verso il mondo della musica, parte che vuoi o non vuoi ognuno di noi ha dentro di se. Si può non seguirne la moda e la linea temporale di questa forma d’arte, ma te la ritrovi ovunque e non puoi certo ignorarla. Spesso capita di parlare di grandi artisti come Morrison o Mercury come personalità artistiche di un tempo. Mi capita di sentire, alle volte, i miei genitori e i miei zii parlare di quegli anni dove si faceva davvero della bella musica e loro erano dei veri e propri idoli ( Credo che mia zia abbia ancora il poster di Mercury nascosto nell’armadio <.<'' )
    Ciò che mi ha colpito di questo articolo è che, essenzialmente, è sbagliato parlare di "passato" inteso come qualcosa di cui ormai si può leggere solo nelle pagine di un libro di storia.
    Qui parliamo di un passato che ci aleggia ancora sopra la testa, che viene a bussarci alla porta in continuazione, che esplode nelle casse di uno stereo mentre si è in macchina e che ci bombarda con mille colori dallo schermo di un televisore.
    Personalità come Jackson non ci sono più, ma basta ascoltarne una canzone per sentirselo praticamente accanto.
    Parliamo di artisti che nella loro musica sono riusciti a mettere un pezzo della loro vita, vita che ha toccato tutti noi. Un'opera non particolarmente facile. Ogni artista mette un pezzo di sé nelle sue opere, ma sono pochi quelli che riescono a mettere la propria anima immortale come i sopracitati, riuscendo a trasformarla in bandiere che guidano negli anni intere generazioni.
    E infatti, come volevasi dimostrare, eccoli di ritorno. Un anima immortale, d'altronde, come potrebbe passare di moda?
    E questo c'è lo insegnano anche i gruppi più "recenti" che, nonostante si siano separati, eccoli tornare insieme. Imperterriti, guerrieri, energici.
    Se i Maya parlano del 2012 come periodo di grandi cambiamenti, beh… il rock sta seguendo la loro profezia alla lettera a quanto sembra. certo, non un vero e proprio cambiamento inteso come qualcosa di nuovo, ma il "vecchio" che si riversa nei giorni nostri facendoci rivivere quelle anime immortali che hanno bisogno di essere ricordate… anche se non verranno dimenticate mai.
    (Chissà che i Maya non abbiano predetto l'arrivo e poi il ritorno di Jackson o Morrison. sicuramente più probabile che l'azzeccare la data esatta della fine del mondo!)
    Beh, siamo agli inizi. Non ci resta dunque che aspettare e vedere cpome si evolverà quest'anno pieno di eventi dove il passato ritorna a stuzzicarci…e nonostante si tratti di qualcosa di già visto, certo non possiamo non definirle "belle sorprese" 🙂

    • Mattia tu dici ignorante…in realtà hai la rara presa di coscienza di un sapere che non hai ancora vissuto o incontrato e che, curiosità nella tua indole, ti porta a far luce nei tuoi ricordi di famiglia tra dolci cartoline che leggendoti affiorano anche se non si conosce il tuo vissuto.

      Mi piace molto ciò che hai scritto, tra ironia breve e descrittiva e punti di vista incorrotti e profondi.

      C’è cuore e curiosità nelle tue parole.

      Spero di rileggerti presto.

      G.

  2. Mattia per risponderti necessito di un tempo che, nel momento in cui scrivo, non ho.

    ma se i Maya non hanno previsto Jackson, ci ha pensato Nostradamus….leggi quì di seguito:

    Il re bambino che camminava all’indietro è messo a tacere
    E i bambini si riuniscono non più intorno al trono
    Le lacrime sono ripartite tra i territori
    E gli incendi si scatenerànno in seguito

    E così il moonwalk e le note di Heal The World furono nella testa del Visionario Veggente… o.O

  3. Ho letto praticamente tutti gli articoli che hai pubblicato, e non basterebbero milioni di parole per rendere ciò che ho in testa adesso. Adoro il tuo modo di commentare, spiegare e condividere eventi e pensieri… Hai un dono anche in questo, probabilmente. Non vedo l’ora di vedere il ritratto di Lennon che stai per fare, sono sicurissima che in poche ore sarai capace di ridargli vita su un pezzo di carta!
    Forse non è un caso, sai, che gli sguardi di Jim, Freddie e Michael risultino così intensi nei tuoi disegni. Forse, da quando hai preso una matita in mano, la tua missione è stata quella di far rivivere chi non c’è più e dargli un’altra occasione, in un modo differente, di brillare ancora.
    Credo che gli artisti, quelli veri, abbiano due ali invisibili e un abbraccio che li accompagna in tutto quello che fanno. E sono sicura che tu sia tra questi.

  4. Sei incredibile, e forse non te ne rendi nemmeno pienamente conto.
    Ogni commento e ogni pensiero che hai scritto è particolare, speciale… non so definirtelo. Se tu scrivessi un libro venderebbe milioni di copie, ne sono strasicura.
    Hai un dono, punto. Ogni cosa che fai si innalza di metri e metri rispetto alla stessa identica fatta da una qualsiasi altra persona. Galleggi in un mondo che in pochi riescono a raggiungere… o anche solo a vedere.
    Se Michael ti vedesse (e leggesse) sarebbe affascinato… forse lo è, forse ti è sempre accanto quando scrivi. E non è l’unico. Secondo me sei influenzato da chi ritrai… Emani un’aurea che li attira, e loro ti suggeriscono qualcosa all’orecchio. Tu elabori i loro pensieri, i loro desideri, insieme i tuoi. Non è la prima volta che lo penso… Ma adesso ne sono sicura!
    Se tu cogliessi al 100% questo lato della tua esistenza, credo ti toccherebbe fare i conti con un’altra parte di te stesso, troppo evanescente e complessa. Sarebbe un carico… Il fatto che tu non veda niente di speciale in te, invece, rende tutto più spontaneo e naturale. Sei semplicemente TU, e perciò non avverti nient’altro. Un dono come questo esiste dalla nascita, ci sei cresciuto e ora matura giorno per giorno con te e con le tue esperienze… Non lo senti più di tanto perchè è parte naturale di te.

    • Beth risponderti sembra vanità, lo so, ma rispetto ai pareri altrui, un commento tempestivo di tale ammirazione mi lascia spiazzato.

      Dire grazie è il minimo, per la gratuita apertura di cuore e mente nei miei confronti.

      Dire che mi hai capito è riduttivo…perchè è vero…che io da anni continuo a fare ciò che faccio con matite e colori, a volte con la macchina fotografica, altre volte con la penna per scrivere e riordinare i pensieri…e mai ho capito perchè la gente si ferma ad osservarmi e leggermi e pensarmi,

      Forse hai ragione nel dire che il non farsi corrompere dalla grandezza delle cose rende l’indole inalterata e l’anima libera di fluttuare nel talento più eccelso…senza il peso della consapevolezza di diversità e privilegio che ti rende ora genio ora spettacolare artista memorabile.

      Io mi sento sempre quell’individuo pieno di interessi, idee confuse e accavallate, difetti e fobie…insicurezze….che esorcizzo e curo come piccole ferite fastidiose attraverso la comunicazione.
      La comunicazione…è questo il sentore di base che spinge a fare e creare….lo so fare soltanto con modi artistici che, per casi strani, non ho mai potuto studiare….ho fatto a modo mio.

      Tu dici che ho un dono, qualcuno mi disse che sono un artista di altri tempo adesso in questo copro, un altro mi disse che Dio ha posato la mano su di me scegliendomi tra milioni….qualcuno (inclusa te) mi ha detto che sono in influenzato da chi ritraggo…Silvio dice che addirittura ci entro in contatto….

      Lo credo anche io….quando disegno Jackson sento il dolore dell’incomprensione che si addolcisce nei sogni e nelle utopie prese come fede….con Morrison ho avuto quasi le convulsioni per urla implosive che non mi davano pace…e mi sentivo davvero ebbro e allucinato nei suoi pensieri ridotti a me…con Mercury ho avvertito suoni e colori virtuosi da barocchi stati d’animo…non ti fa fare bene….diventi l’altro ogni volta….ma la cosa è intensa e mi devasta di emozioni.

      Che dirti in conclusione…che se ciò che comunico è ciò che dici…continuerò finchè la mattina riuscirò ad alzarmi…magari anche la mia vita riuscirò a disegnarla….una vita infinita e indeterminata.

      Giuseppe

  5. Mi riallaccio con quanto scritto sopra da Beth.
    I motivi sono molti. Per quant riguarda il tuo articolo sono d’accordo su tutto tranne che sulla gioia di un ritorno dei Culture Club. Boy George ha dato prova di grandi musiche ma anche di grandi cadute di stile. Tuttavia rimane una colorata icona degli anni ottanta, so che non è giusto giudicare un artista dagli errori nel suo privato ma anche musicalmente non ha dato nulla di buono negli ultimi lavoi, come dici tu…aspettiamo. I grandi miti, quelli che tu lodi come il mai dimenticato Jackson e Mercury, sono luci mai spese.
    Ha ragione chi ha scritto che hai un dono che ti rende unico e magnetico, che sembri in contatto divino con chi ritrai.
    Io aggiungerei che hai una bellezza di spirito rara e unica che hanno pochissimi su questa terra e che trasuda anche quando fumi una sigaretta, e dato che delle tue parole ci si innamora, della tua persona si rimane incantati.
    Fratello hai talento, mi dispiace seguirti da tempo e vedere che io come molti rimaniamo nell’anonimato senza darti ciò che meriti. Ti ho visto in concerti, in fotografie e in opere stupende che hanno fatto emozionare ma non ti hanno mai dato il giusto merito…continua a scrivere e a fare foto e disegni perché c’é un mondo che si emoziona grazie a te.
    Io t ho amato per questo e mi sono emozionato tante volte ma in silenzio.
    Sui tui pensieri sul rock e sui disegni nulla da aggiungere…hai detto tutto con una sintesi assurda, c’è poco da commentare se non da seguire.
    Aspetto, come gli altri, nuovi capitoli a questa storia che tu dici “indefinita”.

    • Non ho capito se ci conosciamo davvero o se virtualmente siamo in contatto.

      In ogni caso ti invito al mio commento appena scritto a Beth (commento sopra il tuo), stessi ringraziamenti e stesa umiltà nel dirti grazie.

      Un abbraccio

      Giuseppe

  6. In ogni caso, proprio perchè Boy George ha fatto caghicchiare da solista cerca una nuova via produttiva con la reunion.
    Questo vale anche per gli altri, è un riciclo senza fine a causa di morte apparente del rock che fatica a rinnovarsi nel ventunesimo secolo con qualcosa d’innovativo che trascini la massa, ormai troppo appagata da una vena pop finta e patinata più che mai dagli scarsi contenuti e dalle anch’esse riprese tematiche trite e ritrite (basta guardare Lady Gaga che è un clone di Madonna con una vena un pò più dissacrante).

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